giovedì 11 luglio 2013

IDROSCALO DI OSTIA: NEI RESIDENCE COME AGLI ARRESTI DOMICILIARI

IDROSCALO DI OSTIA: NEI RESIDENCE COME AGLI ARRESTI DOMICILIARI
Ghetti per i Rom, residence-prigioni per gli Italiani. 
Queste le scelte fatte dalle nuove giunte comunali e municipali per risolvere il problema dell'emergenza abitativa? 
Gli incendi nelle pinete del litorale romano portano alla ribalta il problema dei senza fissa dimora, mentre cala il silenzio sulle famiglie accolte nei residence strapagati dal Comune di Roma ai soliti affaristi dell'emergenza. 
E' di questi giorni, a firma del direttore Bianchini, una circolare esposta in tutti i residence di Roma in cui testualmente risulta scritto: "Tutti gli allontanamenti dalle strutture superiori a 3 giorni necessitano l'autorizzazione del Dipartimento Politiche Abitative. 
Si invita pertanto a presentare in anticipo regolare richiesta allo scrivente Dipartimento, indicando il periodo di assenza. 
Tale istanza verrà valutata e, a secondo del caso, autorizzata o rigettata". 
Un modo elegante per ricordare come il Comune di Roma 'ospita' chi è in uno stato di difficoltà economico-sociale. 
Le famiglie dell'Idroscalo di Ostia, dal 23 febbraio 2010 rinchiuse nei residence, dopo aver subito l'illegittimo abbattimento delle loro case, vivono dimenticate, fuori addirittura dalle liste di assegnazione delle case popolari. Quale futuro? Vedersi spegnere i condizionatori d'estate? Doversi accollare le spese ordinarie di manutenzione (comprese le lampadine)? Vivere in case 'assegnate' in regime di arresti domiciliari? Per i residence su Roma, il Comune paga 33 milioni di euro l'anno e per ogni famiglia oltre 2 mila euro al mese. 
Solo per le 35 famiglie dell'Idroscalo sono stati spesi quasi 3 milioni di euro: a quest'ora avremmo avuto il nostro borghetto sulla nostra terra. 
Invece leggiamo di nuovi ghetti per i Rom ('villaggi temporanei') pensati dall'Assessore alle Politiche Sociali dell'attuale X Municipio, Emanuela Droghei, e di affidare le poche risorse economiche del Comune per costruire alberghi. 
Invece degli alloggi per i turisti vogliamo le nostre case, vogliamo un borghetto all'Idroscalo, vogliamo uscire dall'emergenza abitativa in cui ci costringono per favorire i costruttori.

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