giovedì 30 luglio 2015

ANGELI/TORE TORE: "HO VISTO COSE CHE" SOLO NEL PD.


Ecco a voi chi è 'Tore Tore'. 
Si tratta di Sabrina Giacobbi, 
segretaria del circolo PD di Nuova Ostia (quello chiuso dopo che 
LabUr ha denunciato il legame 
del circolo con la Signora Armellini 
e l'illegalità nella quale è sopravvissuto tutti questi anni), gestisce l'edicola a Nuova Ostia a cui è stato appiccato un ridicolo incendio poco tempo fa gridando all'attentato mafioso. 
Sabrina Giacobbi non è dell'Idroscalo, è molto amica di Federica Angeli e non sapendo scrivere correttamente in italiano, utilizza un ghostwriter. 
Ogni altro commento è superfluo.  

mercoledì 29 luglio 2015

FEDERICA ANGELI, UNA BUGIARDA PATENTATA: TIRA IN BALLO VERGOGNOSAMENTE IL POVERO DON FABIO

Siamo andati dal nostro parroco 
Don Fabio, che fa parte come noi, della Comunità Foce del Tevere, il CdQ Idroscalo e il Consorzio dell'Idroscalo e la Caritas di Ostia, del Coordinamento Territoriale dell'Idroscalo. Abbiamo portato copia dello scambio tra la giornalista (?) Federica Angeli e 'Tore Tore', fake 'ricicciato' oggi dopo era stato 'abbattuto' da facebook ieri sera perché presentava un'identità falsa tirata su di fretta e furia. Nuovamente la giornalista (?), come è sua abitudine fare, utilizza terzi per le sue zozze menzogne. In questo caso nuovamente tira in ballo il nostro parroco Don Fabio, che insieme a Don Franco De Donno, a capo della Caritas di Ostia, coordinano con grande impegno e sensibilità il Coordinamento. 
Abbiamo registrato il colloquio che riportiamo integralmente.

- Franca Vannini - Buonasera Don Fabio le vorrei chiedere alcune spiegazioni su quanto dichiara Federica Angeli
(gli porgiamo il foglio dello scambio con 'Tore Tore')
- Don Fabio - Chi e' Tore Tore'?
- FV - Lui dichiara un abitante dell'idroscalo
(Don Fabio prosegue nella lettura)
- DF - Avrei ringraziato per l'articolo? Non saprei neanche come contattarla.
Non ho né facebook né un telefono. Scusa ma si riferisce a quale articolo? Quello di ieri ? Io veramente l'ho letto ma come faccio a contattarla, non ho neppure un suo numero di telefono quindi non posso averlo fatto. Quando ci ho parlato non l'ho ringraziata per l'articolo precedente, ma abbiamo avuto un colloquio buono.
Ho cercato di calmarla perché nel coordinamento mi è stato chiesto di calmarla.
- FV - Ma qui da lei?
- DF - No ci siamo incontrati in un bar, perché lei sai con la scorta, siamo stati parecchio a parlare e sinceramente io avevo pensato di averle dato un quadro un pochino diverso e più buono dell'Idroscalo che lei racconta nei suoi articoli e lei sembrava che lo avesse apprezzato.
Da quel momento io non l'ho più vista e sentita. Io c'ero andato per dirle 'guarda io non entro in merito io entro in merito sulle cose imprecise' e lei mi ha detto 'faccio delle correzioni?' Ed io 'no, ormai'. Io non le ho scritto perché non ho un modo per scriverle e non ho il suo telefono. 
Quando la contattai la prima volta dovetti chiamare la redazione e loro mi dissero non possiamo darle il suo numero però la faremo ricontattare. 
Chiamò con un numero privato e quindi......

FEDERICA ANGELI DENUNCIATA ALL'ORDINE DEI GIORNALISTI PER VIOLAZIONE DELLA CARTA DI TREVISO SULLA TUTELA DEI MINORI E DELLA CARTA DEI DOVERI DEI GIORNALISTI


Spett.le, ORDINE DEI GIORNALISTI DEL LAZIO
Ieri, 28 Luglio 2015, a pag. 9 della Cronaca di Roma del quotidiano La Repubblica, a firma della Vs iscritta all'ordine dei professionisti del Lazio, Federica Angeli, dal titolo “Blocchi all'Idroscalo. 
Buttano giù le case. No, un censimento”, sono state compiute diverse violazioni alla Carta di Treviso e alla Carta dei doveri del Giornalista.
Per quanto riguarda la Carta di Treviso ricordiamo:
- che in tutte le azioni riguardanti i minori deve costituire oggetto di primaria considerazione "il maggiore interesse del bambino" e che perciò tutti gli altri interessi devono essere a questo sacrificati;
- che nessun bambino dovrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie o illegali nella sua "privacy" né ad illeciti attentati al suo onore e alla sua reputazione;
- che le disposizioni che tutelano la riservatezza dei minori si fondano sul presupposto che la rappresentazione dei loro fatti di vita possa arrecare danno alla loro personalità.
Nell'articolo non solo viene pubblicata la foto con i minori seduti in terra, cosa assai grave (punto 3 della Carta di Treviso “va altresì evitata la pubblicazione di tutti gli elementi che possano con facilità portare alla sua identificazione, quali le generalità dei genitori, l'indirizzo dell'abitazione o della residenza, la scuola, la parrocchia o il sodalizio frequentati, e qualsiasi altra indicazione o elemento: foto e filmati televisivi non schermati, messaggi e immagini on-line che possano contribuire alla sua individuazione.”), ma l’intero articolo attenta al loro onore e alla loro reputazione e le descrizioni riportate sul luogo dove vivono sono non solo false, ma hanno come unico obiettivo quello di non dare risalto a qualità del minore e/o al contesto familiare in cui vivono, ma di denigrarlo.
Inoltre ravvisiamo anche la violazione del punto 7) della Carta di Treviso “ nel caso di minori malati, feriti, svantaggiati o in difficoltà occorre porre particolare attenzione e sensibilità nella diffusione delle immagini e delle vicende al fine di evitare che, in nome di un sentimento pietoso, si arrivi ad un sensazionalismo che finisce per divenire sfruttamento della persona” essendo i minori dell’Idroscalo di Ostia sicuramente svantaggiati o in difficoltà. Contemporaneamente la giornalista Federica Angeli ha, a nostro avviso, violato la Carta dei doveri del Giornalista “E' diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d'informazione e di critica, limitata dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e della buona fede”.
Falso che “alcuni comitati del X Municipio, su cui la procura di Roma sta già indagando per altre denunce gravi nei loro confronti, avevano sparso la voce attraverso i social network che di lì a qualche giorno ci sarebbe stato uno sgombero. Aizzando gli animi dei residenti …”
Nessun comitato del Municipio X è indagato dalla Procura (e se ciò fosse a loro insaputa, è grave che se ne dia notizia violando il segreto istruttorio). Inoltre NESSUNO ha scritto che fosse imminente uno sgombero. La Comunità Foce del Tevere ha invitato 3 comunicati stampa, che tra perentesi riportiamo i link (http://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/idroscalo-di-ostia-sabella-nessuno.htmlpoihttp://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/idroscalo-di-ostia-censimenti-ed.htmle poihttp://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/idroscalo-di-ostia-terzo-giorno-di.htmled infinehttp://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/lidroscalo-di-ostia-tira-un-sospiro-di.html) in cui chiedevamo legittimamente conferma o smentita di voci di sgombero all'Idroscalo di Ostia a seguito di un fonogramma AMA e di preoccupanti segnalazioni da parte di pezzi delle Istituzioni. L’Avv. Alfonso Sabella non ha MAI “preso l'impegno di fare prima un censimento della zona” (come riporta l’articolo) con il Coordinamento Territoriale dell’Idroscalo, di cui la Comunità Foce del Tevere fa parte a pieno titolo. E’ proprio perché siamo stati tenuti all'oscuro che è scoppiata l’agitazione. Questo genere di operazioni portate avanti dalle Amministrazioni che si sono susseguite in questi decenni nei confronti dell’Idroscalo di Ostia iniziano tutte così. Legittima dunque la nostra apprensione. E' intollerabile il clima di tensione instaurato dalla giornalista Federica Angeli e il dispregio fino ad oggi da lei espresso, che con atto persecutorio aveva già, in un articolo del 24 maggio 2015, zeppo di falsità, fomentato il timore di sgomberihttp://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/05/24/favelas-idroscalo-vita-da-miserabili-nelle-case-di-luceRoma07.html
Falsa anche la frase “Vannini, Schiavone e Dejesus (tre membri del Comitato Foce Tevere”).
Solo Vannini, che è la Portavoce della Comunità, non Comitato, Foce del Tevere, ne fa parte. Schiavone e de Jesus (e non Dejesus) non ne fanno parte in quanto non residenti all'Idroscalo di Ostia.
Falso che “Tre persone sono state denunciate per blocco stradale.” Nessuno è stato denunciato. E’ stata solo paventata la denuncia dal Comandante della Polizia Municipale del Municipio X (di cui disponiamo filmato).
Per quanto riguarda la frase “in merito alle dichiarazioni apparse sulla pagina Facebook della Comunità Foce Tevere il Comando del Corpo di Polizia Locale del X Mare, rende noto come nei confronti degli autori di tali dichiarazioni assolutamente false, si procederà penalmente per il reato di diffamazione aggravata” segnaliamo che questa frase è correlata alla seguente frase postata sulla pagina della Comunità Foce del Tevere: “La Polizia Municipale con a Capo Antonio di Maggio, "Non hanno un mandato per entrare in casa, non mostrano l'ordine di servizio, prendono a calci le porte ...." (cit.) Si chiamano ABUSI”. I calci ci sono stati e lo hanno riportato i testimoni diretti che ovviamente non sono stati sentiti dalla giornalista Federica Angeli. Invece, la giornalista riporta le opinioni di un fake palese, come confermato oggi anche da Facebook, e di cui alleghiamo screen-shot (https://www.facebook.com/comunita.tevere/photos/a.858519887493909.1073741828.855131304499434/1024008670945029/?type=1&theater): “La parte sana dell'Idroscalo ha preso distanze dai facinorosi "che sono una minoranza e non ci rappresentano-scrive dall'account di fb "tore tore" un residente-se la cantano e se la sonano da soli. Per questo noi non eravamo li ad interrompere il lavoro dei vigili e li abbiamo fatti entrare in casa. Sono contento che si torni alla legalità con Sabella. Questi tizi di sedicenti associazioni stanno portando solo odio e violenza tra le persone”.
La giornalista Federica Angeli che avrebbe dovuto verificare le informazioni ottenute dalle sue ‘fonti’, per accertarne l'attendibilità e per controllare l'origine di quanto viene diffuso all'opinione pubblica, salvaguardando sempre la verità sostanziale dei fatti, affida la conclusione del suo pezzo alle parole di un fake, cosa che era evidente a chiunque in buona fede.
Chiediamo, per tutti questi motivi, all'Ordine dei Giornalisti di valutare un intervento nei confronti della giornalista Federica Angeli e di verificare anche altre ipotesi di violazione.
Con osservanza,
Franca Vannini
Portavoce
Comunità Foce del Tevere

lunedì 27 luglio 2015

L'IDROSCALO DI OSTIA TIRA UN SOSPIRO DI SOLLIEVO.

Sabella oggi ha smentito in maniera definitiva le tesi del quotidiano La Repubblica e del PD di Ostia, rispettivamente sostenute dalla giornalista Federica Angeli e dal Sen. Stefano Esposito, dichiarando che non è in corso alcuno sgombero dell'Idroscalo nè ci sarà nel prossimo futuro. 
Sabella è però stato male informato da Silvia Decina, caposegreteria di Marino, 
che per il 29 luglio alle 13.30 presso la Sala delle Bandiere in Campidoglio ha convocato un tavolo congiunto anche con la Polizia di Stato, essendo stato invitato il dr. Antonio Franco, primo dirigente del Commissariato di Ostia Lido. 
Proprio da questa convocazione, assieme a tutte le altre forze dell'ordine, tenuta da Silvia Decina in gran segreto, era nato il sospetto che fosse imminente lo sgombero dell'Idroscalo di Ostia, considerato anche l'aggressivo comportamento di Antonio Di Maggio, comandante del Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale. 
Di Maggio infatti, durante gli ultimi tre giorni, ha comandato ai suoi uomini di fotografare, censire, indagare gli abitanti dell'Idroscalo di Ostia, anche in spiaggia. 
Siamo spiacenti che le precarie condizioni fisiche di Alfonso Sabella, di recente sottoposto all'impianto di un pace-maker, siano state oggi messe a dura prova dalla nostra protesta a causa di una modalità operativa dell'Amministrazione che invece di essere trasparente ed inclusiva va nella direzione opposta. (v. Sabella "nessuno sgombero", ma qualcosa non torna LINK )
Rimangono da mesi aperte tutte le vertenze, come quella dell'ACEA Acqua ed il percorso comune di legalità e riqualificazione promesso. Attendiamo con fiducia l'incontro del 29 luglio sulla base della parola data, speriamo che sia sufficiente. 
Una certezza l'abbiamo: l'Idroscalo di Ostia è la grande Comunità della Foce del Tevere.

domenica 26 luglio 2015

IDROSCALO DI OSTIA -.TERZO GIORNO DI CENSIMENTO ANCHE SULLA SPIAGGIA

In Australia si è operato ad Aprile il primo censimento dei topi sulle spiagge. 
All'Idroscalo non abbiamo i topi sulla spiaggia, nonostante qualcuno ci abbia definiti "baraccati", "sporchi", "uomini che scaricano nel fiume secchi di liquami", "con le vie piene di rifiuti accatastati fuori dai tuguri". 
Caso mai nel Tevere ci sono le nutrie. In mare no. Allora ci domandiamo cosa censiscano i Vigili della Lupa Capitolina di domenica sulla spiaggia dell'Idroscalo di Ostia.
Ci continuiamo a domandare, e la domanda continuiamo a porla al delegato del Sindaco Marino, l'Avv. Alfonso Sabella, che senso abbia creare questo clima pesantissimo all'Idroscalo, dove anche i turisti e quelli che non abitano all'Idroscalo di Ostia, vengono censiti mentre prendono la tintarella o giocano con i loro bambini. 
Non siamo mica topi, ma uomini e l'Idroscalo non è la California. "I piani architettati da uomini e da topi spesso sortiscono cattivo esito". "Uomini e topi" è un romanzo.
 Questo è un incubo.
(Comunicato Stampa, 26 Luglio 2015)

sabato 25 luglio 2015

IDROSCALO DI OSTIA – CENSIMENTI ED INCONTRI COL PREFETTO

Da ieri è in corso un’operazione di censimento da parte della Polizia Municipale di Roma Capitale, inviata dal Sindaco Ignazio Marino, secondo quanto riferiscono loro stessi. 
Ci domandiamo non solo se l’Avv. Alfonso Sabella sia al corrente, ma soprattutto le ragioni di questo ennesimo censimento, dal momento che le riunione svoltesi nelle settimane scorse in Comune per parlare dell’Idroscalo di Ostia sono avvenute partendo proprio dal censimento che venne effettuato sotto la giunta municipale di Vizzani. 
Si tratta della famosa quanto fantomatica ‘lista di proscrizione’ che è sempre stata negata dal Dipartimento delle Politiche Abitative e che non solo è nelle loro mani, ma è oggetto di incontro tra i dipartimenti e le forze di polizia.
Viene riconfermato anche oggi il fonogramma che mette in allerta l’AMA per uno sgombero che avverrà nelle prossime settimane (forse in due fasi), all’Idroscalo di Ostia.
Inoltre, è stato chiesto alle persone sgomberate il 23 febbraio 2010 di svuotare i container nei quali sono stati riposti in tutti questi 5 anni i loro beni, perché hanno necessità di liberarli quanto prima. 

Ricordiamo che questa vicenda è stata una delle pagine buie dell’illegittimo sgombero ad opera di Alemanno e di Antonio Di Maggio, il Di Maggio attuale capo dei Vigili del Litorale. 
L’area, di proprietà privata, viene pagata dal Comune di Roma.
Infine, abbiamo chiesto all’Avv. Sabella di consentire la partecipazione, a nome del Coordinamento Territoriale dell’Idroscalo, di Don Franco De Donno alla riunione che si terrà il 29 luglio p.v. presso la sala delle Bandiere in Campidoglio, uno spiegamento di “forze” tra Protezione Civile Regionale e Municipale, La Guardia di Finanza, La Polizia di Stato, la Capitaneria di Porto, la Polizia Locale di Roma Capitale, i Carabinieri, il Vice Prefetto Aggiunto. 

Si è ottenuto soltanto un incontro il 30 Luglio tra Don Franco De Donno, l’Avv. Sabella e il Prefetto.
E’ chiaro che anche questo incontro non lascia sperare nulla di buono, essendo un incontro per parlare di operazioni di ordine pubblico. 

Per altro qualcuno ha anche affermato che è in corso una trattativa per sospendere operazioni più invadenti fino a dicembre.
In questa stato di confusione la paura tra le famiglie cresce, la tensione anche. 

Abbiamo bisogno di chiarezza e non di rivivere echi che ci riportano ad una pagina vergognosa della storia di Roma che troppi fingono di aver dimenticato. 
Chiediamo, vogliano e pretendiamo un percorso di legalità condiviso e non essere esclusi dalle intenzioni di un’amministrazione che non si sta muovendo in modo trasparente.

venerdì 24 luglio 2015

IDROSCALO DI OSTIA - SABELLA: “NESSUNO SGOMBERO”, MA QUALCOSA NON TORNA.

Da giorni si rincorrono voci su uno sgombero imminente all’Idroscalo di Ostia. 
Addirittura l’AMA avrebbe in mano un fonogramma che diffida a potenziare il numero di cassonetti di cui è carente l’Idroscalo e di tenersi pronti allo sgombero che avverrà ai primi di Agosto. 
Ma Sabella smentisce bollando la notizia come “infondata”, nonostante da diverso tempo alcuni giornalisti e alcuni politici del PD stiano facendo procurato allarme.
Dopo l’illegittimo sgombero del 23 febbraio 2010, ad opera della Giunta Alemanno, sappiamo bene che gli sgomberi si operano senza annunci. 
Il 29 Luglio p.v., presso la sala delle bandiere, è stata convocata una riunione per parlare dell’Idroscalo di Ostia. 
A questa riunione sono stati invitati, inspiegabilmente, la Protezione Civile Regionale e Municipale, La Guardia di Finanza, La Polizia di Stato, la Capitaneria di Porto, la Polizia Locale di Roma Capitale, i Carabinieri, il Vice Prefetto Aggiunto e le Politiche Sociali. A scorrere l’elenco degli invitati non sembra affatto una riunione per parlare di un progetto di sviluppo del borghetto dell’Idroscalo. 
Questo genere di riunioni si fanno generalmente per stabilire un tavolo di coordinamento per uno sgombero, tant'è che è stato invitato anche il Presidente ACEA, la cui presenza negli sgomberi è necessaria per il distaccamento delle utenze prima delle demolizioni.
Ricordiamo che lo sgombero dell’Idroscalo del 23 Febbraio 2010 fu dichiarato illegittimo dal TAR, in quanto l’ordinanza di Protezione Civile non aveva alcun fondamento di verità. 
Il fiume Tevere non stava esondando e c’era calma piatta sul fronte mare. 
Ci dispiace dunque di dubitare delle parole del Dott. Sabella, che ha promesso al Coordinamento Territoriale dell’Idroscalo un percorso partecipato verso la ‘legalità’, in un territorio volutamente dimenticato da tutte le precedenti amministrazioni, compresa quella di Tassone (PD), oggi agli arresti domiciliari per Mafia Capitale, che venne a prendere i voti in campagna elettorale all’Idroscalo di Ostia dichiarando che si sarebbe legato sui tetti in caso di sgombero e demolizione delle case. 
Per altro i promessi incontri da Sabella di fine giugno non ci sono stati e luglio è agli sgoccioli.
Ricordiamo che all’incontro del 28 maggio scorso non c’è stato consentito di essere supportati dalla nostra parte tecnica, che non solo conosce perfettamente le problematiche inerenti la nostra area, ma ha fatto un percorso insieme a noi e alle parti tecniche interessate a livello Regionale e Capitolino (Autorità del Bacino del Tevere e Assessorato all’Urbanistica). 
Addirittura, il Dott. Ing. Carlo Ferranti, Dirigente Ufficio Piani e Programmi dell’ABT e il Geom. Antonio Maietti dell’ ARDIS, nell’ultima riunione tenutasi presso l’Assessorato all’Urbanistica del Muncipio X, avevano dato il loro assenso tecnico (sotto certe condizioni) per la realizzazione del borghetto dell’Idroscalo. 
Buttare a mare, o a fiume, il lavoro svolto in questi anni e negare la partecipazione ai tavoli che si sono tenuti nelle scorse settimane, ci fa mal pensare e poco sperare, visto appunto lo spiegamento di “forze” alla prossima riunione del 29 Luglio.
Chiediamo, viste le parole del Dott. Sabella, che voglia consentire almeno a Don Franco De Donno, Resp. Caritas di Ostia, di essere presente presso la sala della bandiere in Campidoglio il 29 luglio 2015.

(Comunicato Stampa, Comunità Foce del Tevere, 24 Luglio 2015)