martedì 4 febbraio 2014

Dedicato dalla Comunità Foce del Tevere ("i due tre scemi").

I commenti li lasciamo a voi ... 
da La Repubblica di lunedì, 3 febbraio 2014, cronaca di Roma, pag. 2 
(di Federica Angeli e Flaminia Savelli) 
[...] "cittadini sempre dell'Idroscalo, inspiegabilmente, fanno sapere attraverso l'associazione Comunità Foce del Tevere 
(che rappresenta una minoranza degli abitanti che abusivamente hanno occupato da oltre 30 anni le case), che lì non c'è nessuna emergenza. 
Neanche una pozzanghera. 
Anzi, sono insorti, indignati, quando la stampa (cioè sempre e solo La Repubblica n.d.a., nota dell'abusivo), si è preoccupata di segnalare un possibile allarme e pericolo per la piena del Tevere".
Ricordiamo che il "possibile allarme", lo aveva raccontato, sempre e solo La Repubblica a firma sempre di F. Savelli, senza alcun fondamento, così "Paura all'Idroscalo - "Un presidio fisso è stato poi disposto anche all'Idroscalo: la foce del Tevere ora fa paura. Anche qui il livello dell'acqua in alcuni punti ha superato gli argini e dilaga nelle strade".
Ringraziamo quindi la rettifica di Federica Angeli sulle affermazioni del 1 Febbraio della sua collega.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/02/01/news/ostia_idroscalo_sorvegliato_speciale_ancora_fuori_casa_60_famiglie-77457189/
In effetti noi siamo "abusivi". Infatti, il giorno 31 Gennaio, ci siamo incontrati con le autorità preposte, tra cui il Municipio X, per definire un percorso di realizzazione di un borghetto residenziale. 
In allegato la foto del livello dell'acqua e del superamento degli argini e che dilaga nelle strade 
Disponibili molte altre foto sulla nostra bacheca.

2 commenti:

  1. Allora ricapitoliamo: Smentita la Savelli (che per la cronaca nessuno ha denunciato) dalla sua collega Federica Angeli. Ma anche la Angeli sbaglia e scrive inesattezze. Sono 60 gli anni di abusivismo, non 30 e non abbiamo occupato case da 30 anni, le abbiamo costruite abusivamente, tanto per informarla. Sulle "baracche" si commenta da sola. Gli stranieri erano 2 di numero e si trovavano da Sergio Leoni, che ha ricevuto la targa dal Comune di Roma di bottega storica, e hanno abbandonato la "baracca" riconosciuta come bottega storica dallo stesso Comune di Roma perché avevano paura dell'allarme lanciato per le strade dalla Lupa capitolina mandata da Marino, mentre la Polizia Municipale di Ostia, la Capitaneria di Porto, l'ARDIS e l'Assessore Antonio Caliendo, tentavano di richiamare le due pattuglie perché il pericolo non c'era e si stava facendo procurato allarme, che è un reato.
    Persino l'ex-collega di Flaminia Savelli, Alessandro Fulloni, sul Corriere della Sera .it scrive "Il Tevere straripa? Si, no, leggermente. Per i vigili urbani il «biondo fiume» è uscito dagli argini. Ma la protezione civile capitolina ribatte: «Nessuna esondazione»". Nonostante ciò Federica Angeli scrive: che "c'era un comunicato della regione e della protezione civile sull'allarme all'Idroscalo". Precisiamo che quanto da noi riportato dalla sua bacheca non l'abbiamo preso in modo fraudolento ma c'è stato inviato da persone che sono amiche sulla sua bacheca indignati per le sue parole. La prossima volta la invitiamo, insieme alla sua collega, a venire direttamente all'Idroscalo per controllare la situazione di persona, visto che le nostre foto non sono sufficienti. Non capiamo perché avremmo dovuto mettere a repentaglio la nostra vita, quella dei nostri figli e dei nostri amici. Le offriamo anche il caffè. Così come hanno fatto altri suoi colleghi che hanno passato, loro sì, la giornata con gli stivali di gomma in mezzo al fango a 10 km di distanza dall'Idroscalo e non dietro ad un PC.
    Buona giornata e buon lavoro.

    RispondiElimina
  2. Sento negatività nei vostri commenti. Sbaglia solo chi lavora no? Meglio prevenire che curare a parer mio.Oggi da noi in municipio hanno premiato un sacco di persone positive.Non se ne accenna qui? Perchè tanto astio?

    RispondiElimina