Sabella oggi ha smentito in maniera definitiva le tesi del quotidiano La Repubblica e del PD di Ostia, rispettivamente sostenute dalla giornalista Federica Angeli e dal Sen. Stefano Esposito, dichiarando che non è in corso alcuno sgombero dell'Idroscalo nè ci sarà nel prossimo futuro.
Sabella è però stato male informato da Silvia Decina, caposegreteria di Marino,
che per il 29 luglio alle 13.30 presso la Sala delle Bandiere in Campidoglio ha convocato un tavolo congiunto anche con la Polizia di Stato, essendo stato invitato il dr. Antonio Franco, primo dirigente del Commissariato di Ostia Lido.
Proprio da questa convocazione, assieme a tutte le altre forze dell'ordine, tenuta da Silvia Decina in gran segreto, era nato il sospetto che fosse imminente lo sgombero dell'Idroscalo di Ostia, considerato anche l'aggressivo comportamento di Antonio Di Maggio, comandante del Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale.
Di Maggio infatti, durante gli ultimi tre giorni, ha comandato ai suoi uomini di fotografare, censire, indagare gli abitanti dell'Idroscalo di Ostia, anche in spiaggia.
Siamo spiacenti che le precarie condizioni fisiche di Alfonso Sabella, di recente sottoposto all'impianto di un pace-maker, siano state oggi messe a dura prova dalla nostra protesta a causa di una modalità operativa dell'Amministrazione che invece di essere trasparente ed inclusiva va nella direzione opposta. (v. Sabella "nessuno sgombero", ma qualcosa non torna LINK )
Rimangono da mesi aperte tutte le vertenze, come quella dell'ACEA Acqua ed il percorso comune di legalità e riqualificazione promesso.
Attendiamo con fiducia l'incontro del 29 luglio sulla base della parola data, speriamo che sia sufficiente.
Una certezza l'abbiamo: l'Idroscalo di Ostia è la grande Comunità della Foce del Tevere.
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