Spett.le, ORDINE DEI GIORNALISTI DEL
LAZIO
Ieri, 28 Luglio 2015, a pag. 9 della Cronaca di Roma del quotidiano La Repubblica, a firma della Vs iscritta all'ordine dei professionisti del Lazio, Federica Angeli, dal titolo “Blocchi all'Idroscalo.
Ieri, 28 Luglio 2015, a pag. 9 della Cronaca di Roma del quotidiano La Repubblica, a firma della Vs iscritta all'ordine dei professionisti del Lazio, Federica Angeli, dal titolo “Blocchi all'Idroscalo.
Buttano giù le case. No, un censimento”, sono
state compiute diverse violazioni alla Carta di Treviso e alla Carta
dei doveri del Giornalista.
Per quanto riguarda la Carta di Treviso ricordiamo:
- che in tutte le azioni riguardanti i minori deve costituire oggetto di primaria considerazione "il maggiore interesse del bambino" e che perciò tutti gli altri interessi devono essere a questo sacrificati;
- che nessun bambino dovrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie o illegali nella sua "privacy" né ad illeciti attentati al suo onore e alla sua reputazione;
- che le disposizioni che tutelano la riservatezza dei minori si fondano sul presupposto che la rappresentazione dei loro fatti di vita possa arrecare danno alla loro personalità.
Nell'articolo non solo viene pubblicata la foto con i minori seduti in terra, cosa assai grave (punto 3 della Carta di Treviso “va altresì evitata la pubblicazione di tutti gli elementi che possano con facilità portare alla sua identificazione, quali le generalità dei genitori, l'indirizzo dell'abitazione o della residenza, la scuola, la parrocchia o il sodalizio frequentati, e qualsiasi altra indicazione o elemento: foto e filmati televisivi non schermati, messaggi e immagini on-line che possano contribuire alla sua individuazione.”), ma l’intero articolo attenta al loro onore e alla loro reputazione e le descrizioni riportate sul luogo dove vivono sono non solo false, ma hanno come unico obiettivo quello di non dare risalto a qualità del minore e/o al contesto familiare in cui vivono, ma di denigrarlo.
Inoltre ravvisiamo anche la violazione del punto 7) della Carta di Treviso “ nel caso di minori malati, feriti, svantaggiati o in difficoltà occorre porre particolare attenzione e sensibilità nella diffusione delle immagini e delle vicende al fine di evitare che, in nome di un sentimento pietoso, si arrivi ad un sensazionalismo che finisce per divenire sfruttamento della persona” essendo i minori dell’Idroscalo di Ostia sicuramente svantaggiati o in difficoltà. Contemporaneamente la giornalista Federica Angeli ha, a nostro avviso, violato la Carta dei doveri del Giornalista “E' diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d'informazione e di critica, limitata dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e della buona fede”.
Falso che “alcuni comitati del X Municipio, su cui la procura di Roma sta già indagando per altre denunce gravi nei loro confronti, avevano sparso la voce attraverso i social network che di lì a qualche giorno ci sarebbe stato uno sgombero. Aizzando gli animi dei residenti …”
Nessun comitato del Municipio X è indagato dalla Procura (e se ciò fosse a loro insaputa, è grave che se ne dia notizia violando il segreto istruttorio). Inoltre NESSUNO ha scritto che fosse imminente uno sgombero. La Comunità Foce del Tevere ha invitato 3 comunicati stampa, che tra perentesi riportiamo i link (http://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/idroscalo-di-ostia-sabella-nessuno.htmlpoihttp://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/idroscalo-di-ostia-censimenti-ed.htmle poihttp://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/idroscalo-di-ostia-terzo-giorno-di.htmled infinehttp://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/lidroscalo-di-ostia-tira-un-sospiro-di.html) in cui chiedevamo legittimamente conferma o smentita di voci di sgombero all'Idroscalo di Ostia a seguito di un fonogramma AMA e di preoccupanti segnalazioni da parte di pezzi delle Istituzioni. L’Avv. Alfonso Sabella non ha MAI “preso l'impegno di fare prima un censimento della zona” (come riporta l’articolo) con il Coordinamento Territoriale dell’Idroscalo, di cui la Comunità Foce del Tevere fa parte a pieno titolo. E’ proprio perché siamo stati tenuti all'oscuro che è scoppiata l’agitazione. Questo genere di operazioni portate avanti dalle Amministrazioni che si sono susseguite in questi decenni nei confronti dell’Idroscalo di Ostia iniziano tutte così. Legittima dunque la nostra apprensione. E' intollerabile il clima di tensione instaurato dalla giornalista Federica Angeli e il dispregio fino ad oggi da lei espresso, che con atto persecutorio aveva già, in un articolo del 24 maggio 2015, zeppo di falsità, fomentato il timore di sgomberihttp://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/05/24/favelas-idroscalo-vita-da-miserabili-nelle-case-di-luceRoma07.html
Falsa anche la frase “Vannini, Schiavone e Dejesus (tre membri del Comitato Foce Tevere”).
Solo Vannini, che è la Portavoce della Comunità, non Comitato, Foce del Tevere, ne fa parte. Schiavone e de Jesus (e non Dejesus) non ne fanno parte in quanto non residenti all'Idroscalo di Ostia.
Falso che “Tre persone sono state denunciate per blocco stradale.” Nessuno è stato denunciato. E’ stata solo paventata la denuncia dal Comandante della Polizia Municipale del Municipio X (di cui disponiamo filmato).
Per quanto riguarda la frase “in merito alle dichiarazioni apparse sulla pagina Facebook della Comunità Foce Tevere il Comando del Corpo di Polizia Locale del X Mare, rende noto come nei confronti degli autori di tali dichiarazioni assolutamente false, si procederà penalmente per il reato di diffamazione aggravata” segnaliamo che questa frase è correlata alla seguente frase postata sulla pagina della Comunità Foce del Tevere: “La Polizia Municipale con a Capo Antonio di Maggio, "Non hanno un mandato per entrare in casa, non mostrano l'ordine di servizio, prendono a calci le porte ...." (cit.) Si chiamano ABUSI”. I calci ci sono stati e lo hanno riportato i testimoni diretti che ovviamente non sono stati sentiti dalla giornalista Federica Angeli. Invece, la giornalista riporta le opinioni di un fake palese, come confermato oggi anche da Facebook, e di cui alleghiamo screen-shot (https://www.facebook.com/comunita.tevere/photos/a.858519887493909.1073741828.855131304499434/1024008670945029/?type=1&theater): “La parte sana dell'Idroscalo ha preso distanze dai facinorosi "che sono una minoranza e non ci rappresentano-scrive dall'account di fb "tore tore" un residente-se la cantano e se la sonano da soli. Per questo noi non eravamo li ad interrompere il lavoro dei vigili e li abbiamo fatti entrare in casa. Sono contento che si torni alla legalità con Sabella. Questi tizi di sedicenti associazioni stanno portando solo odio e violenza tra le persone”.
La giornalista Federica Angeli che avrebbe dovuto verificare le informazioni ottenute dalle sue ‘fonti’, per accertarne l'attendibilità e per controllare l'origine di quanto viene diffuso all'opinione pubblica, salvaguardando sempre la verità sostanziale dei fatti, affida la conclusione del suo pezzo alle parole di un fake, cosa che era evidente a chiunque in buona fede.
Chiediamo, per tutti questi motivi, all'Ordine dei Giornalisti di valutare un intervento nei confronti della giornalista Federica Angeli e di verificare anche altre ipotesi di violazione.
Con osservanza,
Franca Vannini
Portavoce
Comunità Foce del Tevere
Per quanto riguarda la Carta di Treviso ricordiamo:
- che in tutte le azioni riguardanti i minori deve costituire oggetto di primaria considerazione "il maggiore interesse del bambino" e che perciò tutti gli altri interessi devono essere a questo sacrificati;
- che nessun bambino dovrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie o illegali nella sua "privacy" né ad illeciti attentati al suo onore e alla sua reputazione;
- che le disposizioni che tutelano la riservatezza dei minori si fondano sul presupposto che la rappresentazione dei loro fatti di vita possa arrecare danno alla loro personalità.
Nell'articolo non solo viene pubblicata la foto con i minori seduti in terra, cosa assai grave (punto 3 della Carta di Treviso “va altresì evitata la pubblicazione di tutti gli elementi che possano con facilità portare alla sua identificazione, quali le generalità dei genitori, l'indirizzo dell'abitazione o della residenza, la scuola, la parrocchia o il sodalizio frequentati, e qualsiasi altra indicazione o elemento: foto e filmati televisivi non schermati, messaggi e immagini on-line che possano contribuire alla sua individuazione.”), ma l’intero articolo attenta al loro onore e alla loro reputazione e le descrizioni riportate sul luogo dove vivono sono non solo false, ma hanno come unico obiettivo quello di non dare risalto a qualità del minore e/o al contesto familiare in cui vivono, ma di denigrarlo.
Inoltre ravvisiamo anche la violazione del punto 7) della Carta di Treviso “ nel caso di minori malati, feriti, svantaggiati o in difficoltà occorre porre particolare attenzione e sensibilità nella diffusione delle immagini e delle vicende al fine di evitare che, in nome di un sentimento pietoso, si arrivi ad un sensazionalismo che finisce per divenire sfruttamento della persona” essendo i minori dell’Idroscalo di Ostia sicuramente svantaggiati o in difficoltà. Contemporaneamente la giornalista Federica Angeli ha, a nostro avviso, violato la Carta dei doveri del Giornalista “E' diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d'informazione e di critica, limitata dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e della buona fede”.
Falso che “alcuni comitati del X Municipio, su cui la procura di Roma sta già indagando per altre denunce gravi nei loro confronti, avevano sparso la voce attraverso i social network che di lì a qualche giorno ci sarebbe stato uno sgombero. Aizzando gli animi dei residenti …”
Nessun comitato del Municipio X è indagato dalla Procura (e se ciò fosse a loro insaputa, è grave che se ne dia notizia violando il segreto istruttorio). Inoltre NESSUNO ha scritto che fosse imminente uno sgombero. La Comunità Foce del Tevere ha invitato 3 comunicati stampa, che tra perentesi riportiamo i link (http://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/idroscalo-di-ostia-sabella-nessuno.htmlpoihttp://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/idroscalo-di-ostia-censimenti-ed.htmle poihttp://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/idroscalo-di-ostia-terzo-giorno-di.htmled infinehttp://comunitafocedeltevere.blogspot.it/2015/07/lidroscalo-di-ostia-tira-un-sospiro-di.html) in cui chiedevamo legittimamente conferma o smentita di voci di sgombero all'Idroscalo di Ostia a seguito di un fonogramma AMA e di preoccupanti segnalazioni da parte di pezzi delle Istituzioni. L’Avv. Alfonso Sabella non ha MAI “preso l'impegno di fare prima un censimento della zona” (come riporta l’articolo) con il Coordinamento Territoriale dell’Idroscalo, di cui la Comunità Foce del Tevere fa parte a pieno titolo. E’ proprio perché siamo stati tenuti all'oscuro che è scoppiata l’agitazione. Questo genere di operazioni portate avanti dalle Amministrazioni che si sono susseguite in questi decenni nei confronti dell’Idroscalo di Ostia iniziano tutte così. Legittima dunque la nostra apprensione. E' intollerabile il clima di tensione instaurato dalla giornalista Federica Angeli e il dispregio fino ad oggi da lei espresso, che con atto persecutorio aveva già, in un articolo del 24 maggio 2015, zeppo di falsità, fomentato il timore di sgomberihttp://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/05/24/favelas-idroscalo-vita-da-miserabili-nelle-case-di-luceRoma07.html
Falsa anche la frase “Vannini, Schiavone e Dejesus (tre membri del Comitato Foce Tevere”).
Solo Vannini, che è la Portavoce della Comunità, non Comitato, Foce del Tevere, ne fa parte. Schiavone e de Jesus (e non Dejesus) non ne fanno parte in quanto non residenti all'Idroscalo di Ostia.
Falso che “Tre persone sono state denunciate per blocco stradale.” Nessuno è stato denunciato. E’ stata solo paventata la denuncia dal Comandante della Polizia Municipale del Municipio X (di cui disponiamo filmato).
Per quanto riguarda la frase “in merito alle dichiarazioni apparse sulla pagina Facebook della Comunità Foce Tevere il Comando del Corpo di Polizia Locale del X Mare, rende noto come nei confronti degli autori di tali dichiarazioni assolutamente false, si procederà penalmente per il reato di diffamazione aggravata” segnaliamo che questa frase è correlata alla seguente frase postata sulla pagina della Comunità Foce del Tevere: “La Polizia Municipale con a Capo Antonio di Maggio, "Non hanno un mandato per entrare in casa, non mostrano l'ordine di servizio, prendono a calci le porte ...." (cit.) Si chiamano ABUSI”. I calci ci sono stati e lo hanno riportato i testimoni diretti che ovviamente non sono stati sentiti dalla giornalista Federica Angeli. Invece, la giornalista riporta le opinioni di un fake palese, come confermato oggi anche da Facebook, e di cui alleghiamo screen-shot (https://www.facebook.com/comunita.tevere/photos/a.858519887493909.1073741828.855131304499434/1024008670945029/?type=1&theater): “La parte sana dell'Idroscalo ha preso distanze dai facinorosi "che sono una minoranza e non ci rappresentano-scrive dall'account di fb "tore tore" un residente-se la cantano e se la sonano da soli. Per questo noi non eravamo li ad interrompere il lavoro dei vigili e li abbiamo fatti entrare in casa. Sono contento che si torni alla legalità con Sabella. Questi tizi di sedicenti associazioni stanno portando solo odio e violenza tra le persone”.
La giornalista Federica Angeli che avrebbe dovuto verificare le informazioni ottenute dalle sue ‘fonti’, per accertarne l'attendibilità e per controllare l'origine di quanto viene diffuso all'opinione pubblica, salvaguardando sempre la verità sostanziale dei fatti, affida la conclusione del suo pezzo alle parole di un fake, cosa che era evidente a chiunque in buona fede.
Chiediamo, per tutti questi motivi, all'Ordine dei Giornalisti di valutare un intervento nei confronti della giornalista Federica Angeli e di verificare anche altre ipotesi di violazione.
Con osservanza,
Franca Vannini
Portavoce
Comunità Foce del Tevere
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