Richiesta sospensione distacco utenza idrica
Lo scorso lunedì, 6 ottobre alle ore 9.30, all'Idroscalo di Ostia, una macchina dell'ACEA con due pattuglie di Carabinieri ha tolto il contatore dell'acqua. 70 famiglie, rimaste senza acqua, sono accorse in piazza. Gli operai, che avevano già caricato il contatore nella loro auto, hanno mostrato loro un foglio di distacco per morosità. A seguito delle rimostranze, uno dei due operai dell’ACEA ha ripristinato il contatore. Premesso che ciò è avvenuto senza un preavviso del distacco, stamattina alle ore 10 i residenti dell'Idroscalo sono andati in Municipio e hanno chiesto di parlare con il Presidente del Municipio X di Roma Capitale, Andrea Tassone, che dopo accese proteste ha ricevuto una piccola delegazione di residenti nel suo ufficio, tra cui Don Franco De Donno, responsabile della Caritas prefettizia di Ostia. Il Presidente Tassone ha chiamato l'Acea facendosi dire l'importo del debito e insieme abbiamo scoperto che non risulta alcun distacco del contatore. La metà del debito, di 71.722,50 euro, dovrà essere pagata subito. Si tratta di un debito che risale al 2001, anno in cui è iniziata la costruzione del Porto di Roma. Tassone si è impegnato a trovare un accordo, e ha chiesto all’ACEA di bloccare l’iter del distacco dell'acqua da parte dell’ACEA e di rateizzare l'importo a 30 anni. Attendiamo fiduciosi la risposta di ACEA al Presidente del Municipio X.
Nel frattempo faremo una serie di accertamenti in quanto sospettiamo che l’enorme importo che viene imputato alle 70 famiglie sia causato da una dispersione o comunque da un uso dell’acqua che non è quello domestico delle famiglie dell’Idroscalo, avendo già provveduto a fare una serie di test.
Se la risposta non sarà positiva, cosa in cui confidiamo, visto che il Presidente Tassone è anche dipendente ACEA, l'Idroscalo non permetterà alcun distacco di una risorsa primaria come l'acqua e difenderà i suoi diritti fino in fondo.
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